Backup, immutabilità e una strategia per la sicurezza dei dati

Qual’è può essere una formula segreta per la sicurezza dei dati?

 
Bella domanda… 

Come sempre non c’è una scelta giusta per proteggersi da tutto ma sicuramente gli it manager possono utilizzare una strategia per la massima sicurezza dei dati aziendali.

I Dati come asset aziendale

Pensateci: in un’azienda, i dati sono l’asset più prezioso. Ogni informazione, ogni transazione, ogni report può fare la differenza tra successo e fallimento. Proprio come l’oro, i dati vanno custoditi gelosamente. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento esponenziale degli attacchi informatici, da ransomware, malware, phishing, rendendo questo tema più attuale che mai. Quest’anno per noi sarà l’anno della protezione contro le minacce digitali, vuoi perché ci sono normative (es. NIS2) vuoi perché le aziende allocheranno sempre più budget per la loro protezione. 

Non basta avere un backup


Avete presente quella sensazione di sicurezza quando fate il backup? “Tutto ok, i dati sono al sicuro!” Peccato che spesso sia solo un’illusione. Perché? Perché non basta fare il backup, bisogna farlo bene.

Ogni giorno, tra ransomware, errori umani e guasti hardware, le minacce ai dati sono in agguato. E fidatevi, il giorno in cui avrete bisogno di un backup, sarà il giorno peggiore per scoprire che non funziona!

Non ho ancora parlato di nastri e non ne parlerò, anche perché diversi player da quest’anno abbandoneranno quel mercato.


Cos’è l’immutabilità


Un backup immutabile è come un caveau sigillato: una volta scritto, nessuno può modificarlo o cancellarlo per un certo periodo. E questo significa che, anche se qualcuno prova a sabotarlo, il vostro backup rimane intatto e pronto a salvarvi in casi di emergenza.


La strategia 3-2-1-1-0


Scritto così sembra la formazione di calcio a 7, ma in realtà ogni numero ha un suo significato, lo riporto di seguito:

3Conserva almeno 3 copie dei dati

2Memorizza i dati su 2 tipi di supporti diversi (es. storage veloce + storage lento + cloud)
1Mantieni almeno 1 copia offsite (remota o cloud)
1Proteggi almeno 1 copia in modalità “immutabile” (non modificabile da ransomware)
0Zero errori nei backup (verifica l’integrità con test e restore periodici)

Molti vedono il backup come una noia, un costo, una seccatura. Ma pensaci, un’azienda che sa di poter ripristinare i suoi dati in pochi minuti ha un vantaggio competitivo enorme. Significa zero downtime, niente perdite di fatturato e la tranquillità di poter affrontare qualsiasi imprevisto.


Un esempio da un cliente


Per far un esempio chiaro, un nostro cliente, a seguito di un attacco ransomeware è riuscito a ripartire grazie ai dati salvati sul cloud, visto che localmente l’infrastruttura è stata compromessa, compresi host e volumi sullo storage criptati. Il primo backup risalente alla sera prima dell’attacco sul cloud è stata la chiave per ripartire senza causare un disservizio che poteva prolungarsi per settimane.

Guardando al futuro, la cybersecurity non sarà solo una questione di protezione, ma diventerà un vero e proprio asset competitivo per le aziende. L’innovazione in questo campo ci offre strumenti sempre più sofisticati, che combinano intelligenza artificiale e analisi predittiva per anticipare e neutralizzare le minacce prima ancora che possano concretizzarsi.

E comunque partiamo dalle basi, ovvero mettiamo in sicurezza i backup usando la strategia 3-2-1-1-0, controllate il vostro piano di backup oggi, non quando è troppo tardi. Verificate la vostra strategia, assicuratevi che sia immutabile, multilivello e testata di frequente.

 

Mi raccomando, se non lo hai già fatto, puoi seguirci sulla ns. pagina linkedin

Grazie per l’attenzione,
 
buona giornata e buon lavoro a tutti,
 
Luca Gentilini – Cinetica s.r.l

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