
Prendo spunto da una interessante chiacchierata con un cliente per scrivere qualche riga al fine di esporre un punto di vista in cui credo fermamente.
L’argomento è l’acquisto di nuovo hardware per le aziende (utilizzo lo storage come esempio perché mi viene più facile, ma il discorso potrebbe essere più ampio).
Ogni volta che una società necessità di rinnovare il proprio parco macchine la scena risulta solitamente la stessa, alzata la bandiera di “abbiamo bisogno di un nuovo storage!” orde di commerciali (con la spinta dei vendor) si prodigano a mostrare quanto la loro soluzione sia la più potente/conveniente/affidabile, qualsiasi sia il vero significato dei tre termini.
Oggigiorno il discorso performance è un po’ decaduto, poiché tutti i principali vendor hanno a disposizione gli SSD e che se ne voglia dire o fare questi impongo il riferimento per quanto riguarda la “potenza di fuoco”, poi possiamo discutere sul front-end da usare FC piuttosto che iSCSI ma tutti possono vendere gli SSD nel numero desiderato (e fornire per tanto una performance adeguata). Sul discorso economico non mi pronuncerò perché non è il mio campo (essendo un tecnico), ma vorrei invece dilungarmi sul punto che per me è oggi quello più cruciale.
L’ affidabilità
Siamo portati a pensare che una macchina affidabile sia (semplifico all’estremo) una macchina che non si spegne mai. E questo è ovviamente sensato, ma gli storage contemporanei sono tutti opportunamente ridondati (doppia alimentazione, dischi di hotspare, RAID di ogni genere configurati..), quindi cosa fa la differenza?
Introduco a questo punto un nuovo termine che per me va di pari passo con l’affidabilità:
il dinamismo.
Il Dinamismo
Di recente ho eseguito un aggiornamento di tre grossi sistemi storage (cambiando interamente ogni controller) con tanto di modifiche alle catene di dischi e tutto è stato eseguito senza downtime e senza dare nessun disservizio al cliente. Non tutte le marche di storage possono farlo, quindi il mio consiglio per un acquisto oculato di un nuovo storage è guardare avanti. A che mi serve un oggetto anche se affidabile, ma che sulle modifiche importanti deve essere spento? e se tra due anni voglio cambiare tutti i dischi che ho? posso farlo a caldo?
Nel 2013 gli storage che considero “moderni” sono quelli che danno la possibilità (vera, non dichiarata) di essere rimpiazzati al 100% (dai controller agli enclosure) senza dare il minimo downtime e con operazioni agevoli (devo metterci giorni, non settimane), magari senza nemmeno spendere tanto quanto comprare uno storage nuovo (altrimenti me ne compro uno nuovo).
Quindi?
La morale di questo prolisso post è: quando considerate l’acquisto di un nuovo storage non guardate solamente al prezzo e alla forza dell’oggetto, pensate a quello che potrà fare in futuro (perché fermare dei servizi nella maggior parte dei casi significa perdere soldi dell’azienda).
Dario Bartolucci