Cos’è uno storage aziendale e come sceglierne la tipologia giusta con il corretto rapporto prezzo/qualità

Ogni 3 o 5 anni ogni reparto informatico di aziende medio-grandi si trova davanti alla scadenza della manutenzione (garanzia) del proprio storage.

Se questo ti suona familiare è perché anche tu ti sei trovato davanti alla scelta che ogni IT Manager prima o poi deve fare: rinnovare la manutenzione o comprare uno storage nuovo.

La manutenzione solitamente viene rinnovata di anno in anno, mentre uno storage nuovo porta con sé almeno 3 anni di garanzia, quindi il primo consiglio (seppur banale) è quello di confrontare il prezzo di un nuovo prodotto contro 3 anni di manutenzione, in modo da avere una idea chiara del prezzo spalmato nel tempo.

Certo non è facile andare all’ufficio acquisti e spiegargli che se si spende un po’ di più ora ci sarà un risparmio nei prossimi due anni, ma se hanno una visione globale della azienda (e non vedono solo l’anno fiscale in corso) saranno in grado di capire senza problemi.

Vediamo meglio come puoi scegliere la tecnologia in modo da non spendere troppo, rimanendo vicino se non inferiore a 3 anni di rinnovo del tuo attuale storage, garantendo però tutte le performance e funzionalità necessarie alla tua azienda.

Ma prima un passo indietro: cos’è e a cosa serve uno storage?

Di base uno storage non è altro che un computer pieno di dischi dove le aziende mettono i propri dati.

Poi questi dati possono essere letti e scritti in due modi:

Il primo è da persone fisiche che mettono i propri documenti in questi “calderoni” per poterli condividere con i colleghi o semplicemente per assicurarsi che non vadano persi (vengono definiti Fileserver o NAS).

Il secondo è da parte di computer (server) ed in questo caso avremo la cosiddetta SAN (storage area network).

Esistono situazioni alternative ma per semplicità non ne parliamo, occupano comunque una percentuale esigua del mercato.

Fatta questa premessa vorrei concentrare la tua attenzione sul secondo caso, dove il collegamento allo storage deve essere fatto da uno o più server.

Qui le scelte che ti si parano davanti sono principalmente tre:

  • Fibre Channel (FC)
  • Internet SCSI (iSCSI)
  • Serial Attached SCSI (SAS)

Vediamole di seguito singolarmente.

Fibre Channel (FC)

Ti anticipo che questa è quasi sempre la soluzione più costosa, si tratta di avere dei cavi in fibra ottica che partono dai server, arrivano a degli switch dedicati e da li vanno a finire nello storage. Ti riporto uno schema per aiutarti a capire, nell’esempio abbiamo due server, due switch e uno storage.

I cavi arancioni rappresentano i cavi in fibra e l’incrocio che vedi è necessario perché nell’evenienza di una rottura di uno dei componenti della parte alta (o un server o uno switch) tutto deve continuare a lavorare correttamente.

Di storage ce n’è solo uno perché tutti i prodotti di un certo livello sono già costruiti con tutti i componenti doppi all’interno.

È la soluzione giusta per te?

Se la tua unica premura nell’acquisto sono le performance e credi che il numero dei tuoi server sia (o possa diventare) alto allora questa soluzione fa per te.

Internet SCSI (iSCSI)

Questa soluzione utilizza dei percorsi di rete dai server verso lo storage passando attraverso dei normali switch di rete. Il disegno come puoi vedere rimane identico, cambiano solo gli switch e i collegamenti.

È la soluzione giusta per te?

Se il numero dei tuoi server è o può diventare alto e non ti cambia se la velocità di lettura e scrittura sia più lenta di qualche µs (microsecondo!!) allora questa è la tua soluzione, in più gli switch sono normalissimi switch di rete e puoi farci passare dentro anche comunicazioni di diverso tipo rispetto a quella dello storage, questo ti permette di abbattere un po’ i costi rispetto alla prima soluzione.

Serial Attached SCSI (SAS)

Infine l’ultima e più recente soluzione è un collegamento SAS, questo fornisce buone prestazioni a un prezzo davvero inferiore rispetto alle altre due soluzioni perché non prevede alcuno switch, quindi il disegno si semplifica parecchio.

Certo la domanda ti sorgerà spontanea, se le prestazioni ci sono e costa meno, perché non scegliere sempre SAS?

Semplice, il numero massimo di server che posso collegare.

Si, perché quasi tutti gli storage SAS in commercio oggi permettono il collegamento di massimo quattro server.

Detto questo oltre l’80% dei nostri clienti non ha più di 3 server da collegare e pertanto, almeno in Italia, questa è una soluzione che si adatta alla maggioranza dei casi, magari anche al tuo.

Certo non posso sapere quale scelta sia migliore nel tuo caso, come dico sempre prima di tutto è necessaria una analisi, ma in questo modo ora hai una panoramica delle possibilità del mercato e non dovrai muoverti a casaccio o fidarti ciecamente del tuo fornitore di fiducia.

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