Il bello del VDI deve ancora venire

L’argomento Virtual Desktop Infrastructure è sulla bocca di tutti, e gli IT Manager sono sempre felici di ascoltare qualsiasi cosa per risparmiare su quella voragine dei loro budget che è il TCO dei PC!!!! Inoltre il VDI inizia ad essere visto con particolare interesse anche in quegli ambienti dove è importante la sicurezza o la continuità operativa che un PC non ti possono permettere per la natura dell’oggetto stesso. Negli ultimi anni abbiamo fatto diversi progetti VDI ma ora sto notando un vero e proprio boom anche per applicazioni fino a ieri impossibili.

VirtulaBox 3.0 sembra andare in questa direzione, Sun ha comprato VirtualBox un paio di anni fà e ha investito molto sul prodotto. (sicuramente meglio che in xVM Server… ma lasciamo perdere). La 3.0 ha una serie di nuove funzionalità molto interessanti e, per certi versi, è molto competitiva rispetto ad Vmware ESX per la gestione dei Desktop. Infatti, tralasciando il fatto che è gratis ed open source, che comunque non ci sta male, possiamo dire che le idee che Sun sta portando avanti sono eccellenti: Supporto di 32 virtual SMP, OpenGL e Direct 3D 8/9 sperimentali. Oltre alle funzionalità per i sistemi guest sono state aggiunte anche l’integrazione con il Sun VDI e gli storage della serie 7000.

Ma cosa significa?

E’ semplice: avere un fornitore unico per il thin client (Sun Ray), la piattaforma di virtualizzazione (VirtualBox) e di gestione (Sun VDI) oltre allo storage ottimizzato (il 7000) per ospitare i desktop virtualizzati è quantomeno interessante e può ulteriormente abbattere le difficoltà di adozione del VDI… per non parlare di quelle di implementazione e di supporto: un unico numero da chiamare, qualsiasi sia il problema!

Fra l’altro partire con un progetto VDI è di una banalità impressionante, organizzare una POC (proof of concept) porta via pochissimo tempo all’infrastruttura IT dell’azienda. In seguito, la maggior parte dei progetti vengono realizzati partendo da un un piccolo insieme di utenti (10 o 20) e, mano a mano che le condizioni lo permettono, si sostituiscono i PC…. il processo è, in alcuni casi, lento ma irreversibile ed inarrestabile: i vantaggi sono troppi e anche gli utenti, dopo una diffidenza iniziale, diventano sponsor di questa migrazione.

Il futuro del VDI è ancora tutto da fare e i player aumentano:

Vmware è sempre in prima fila ma, come dicevo in tempi non sospetti, i contendenti stanno diventando tanti e VMware potrebbe godere di meno fortuna in futuro di quella vissuta fino ad oggi.

Microsoft ci sta lavorando: sarà sicuramente il passo successivo a Hyper-v 2008 R2.

Sun ha una soluzione tutta fatta in casa, pronta e funzionante, e comunque integrata anche con vmware: tutte le componenti software legate alla gestione del VDI e dei guest sono sostituibili con ESX(i). L’unico dubbio rimane sempre di come Oracle si comporterà con la parte virtualizzazione visto gli sforzi (scomposti e inutili?) che sta facendo su Oracle VM per assicurasi una futura posizione nel mercato.

Poi ci sono gli altri soliti, indietro ma al lavoro: Citrix, RedHat, ecc., ecc.

ES

PS un buon link per verificare quasi quotidianamente le news su virtualbox è questo qui.

Ti piace questo articolo?

Share on Linkdin
Share on Twitter
Share on Facebook
WhatsApp

Lascia un commento

Privacy Settings
We use cookies to enhance your experience while using our website. If you are using our Services via a browser you can restrict, block or remove cookies through your web browser settings. We also use content and scripts from third parties that may use tracking technologies. You can selectively provide your consent below to allow such third party embeds. For complete information about the cookies we use, data we collect and how we process them, please check our Privacy Policy