L’esigenza di acquistare nuovi server o di effettuare refresh tecnologici, con l’abbassarsi dei costi delle componenti (es. un disco ssd oggi costa meno della metà rispetto a due anni fa ed è anche più capiente), ha portato allo sviluppo di tecnologie e software per il caching. Software come PernixData o Sandisk FlashCache, sono nella loro fase evolutiva e stanno riscontrando pareri più che positivi dagli utilizzatori.
Ok, lasciamo stare il business consumer delle schede di memoria micro SD e penne usb (che comunque pesa molto sugli introiti di SanDisk) e spostiamoci sulla parte enterprise. Qui l’azienda propone prodotti come Fusion IO e FlashCache che possono veramente fare dei piccoli miracoli per il mondo dello storage nel settore IT. Inserire una scheda PCIe SSD su un server ormai datato può rivitalizzarlo ed evitare quindi l’acquisto di una nuova macchina.
Il colpaccio di Wester Digital è proprio dato dalla somma di HGST (che a sua volta aveva acquisito sTec) e SanDisk. Quindi, quando si parla di dischi e produttori, il mercato si consolida su 4 grandi nomi (WD [HGST], Intel, Samsung, Seagate).
Discorsi come vSan, software defined storage e caching sono diventati ormai uno degli argomenti principali nel mondo it. La soluzione di caching di SanDisk permette di aumentare le performance a costi ragionevoli usando, al fianco di dischi meccanici, qualche ssd da usare principalmente come cache (per le letture).
Andiamo a vedere cosa può fare in un contesto vmware, si parte dalla versione 5.5 o superiori, anche se esistono edizioni del sw anche per la 5.0:
Di fatto il software si frappone tra l’hypervisor e lo storage (locale o condiviso che sia) utilizzando i/gli SSD ad esso assegnato come cache in lettura, cioè caricandovi i dati più acceduti in modo da poterli fornire, alla richiesta seguente, dal SSD direttamente ad una latenza molto inferiore (rispetto al dato originale su HD meccanico).
Ovviamente la configurazione avviene dallo stesso vsphere client con l’installazione di un plugin.
Di seguito un illustrazione della schermata del prodotto:
Quindi in sintesi, si possono accelerare le singole macchine virtuali, in particolare per le letture (quindi file server, cache server, branch office).
Stiamo proponendo queste soluzioni a diversi clienti, penso che ormai siano mature e pronte per “accelerare” il business.
PS. Buon 2016 a tutti!
Luca Gentilini lgentilini@cinetica.it SALES DIRECTOR – CINETICA SRL twitter: @lgentilini