Ti sei mai chiesto come mai il mondo del networking subisce un rinnovo più lento rispetto al resto della infrastruttura IT?
Prova a pensare solo all’evoluzione che ha fatto dai primi cavi coassiali con i relativi terminatori ad oggi dove esistono prodotti che possono arrivare a 100gbit e oltre.
Grandi passi in avanti, spesso però non è sufficientemente considerata una componente fondamentale per aumentale le performance e velocizzare il lavoro di tutta l’azienda. Probabilmente perché gli switch sono costruiti per durare molto più dei categorici 3/5 anni più classici che rappresentano invece il classico traguardo di refresh sull’infrastruttura storage. Basta pensare che qualche giorno fa sono stato da un cliente a valutare l’infrastruttura networking, ed aveva ancora degli switch da oltre 10 anni.
Alcuni produttori forniscono garanzia a vita sull’hardware (ovviamente non è possibile, lo fanno semplicemente per farti tenere lo switch con il loro logo più a lungo possibile).
Ti è mai capitato di fermare uno stabilimento per un problema ad uno switch? Ti posso dire che è capitato più di una volta esser chiamato da nostri potenziali clienti, che hanno lamentato problemi a causa della rottura di un singolo apparto.
Pensa che sfortuna, se si guasta un singolo switch, cade la rete di uno stabilimento, non lavora nessuno fino a che non si ripara lo switch.
E’ capitato. Probabilmente fino ad oggi si sono rivolti ad aziende che vendevano un tot. al chilo… ovvero un modo di fare pericolosissimo nel mondo dell’IT.
Ma andiamo con ordine, come ben sai, esistono diversi tipi di switch:
- Unmanaged
- Web managed
- Managed
- Software defined
In questo breve report ti vorrei far osservare le particolari caratteristiche di ognuno di questi apparati, che gestiscono il protocollo IP.
Unmanaged
Gli switch unmanaged sono quelli che non dovresti mai acquistare, perché costano poco e non riescono neppure a propagare le reti VLAN (ovvero una rete virtuale) ovvero la segmentazione dello switch in più reti distinte a livello logico. Essendo questi switch così poco “intelligenti”, hanno d’altra parte dei prezzi veramente bassi.
Web managed
Rispetto agli switch precedenti, questi apparati hanno la possibilità di creare VLAN e soprattutto la possibilità di essere gestiti tramite una semplice interfaccia web. Non è possibile fare script e/o interfacciarsi in altro modo che con l’interfaccia web. Supportano e gestiscono le connessioni in fibra con appositi connettori SFP (che sono chiamati Gbic ovvero i connettori dove arrivano i classici cavetti in fibra arancioni). Possono anche essere connessi in STACK, ovvero tramite appositi cavi per realizzare un unione logica degli switch ed esser visti all’esterno come un unico apparato.
Solitamente, sono acquistati per la parte terminale o il piccolo ufficio con massimo 24 porte e non sono assolutamente adatti per il datacenter.
Managed
Questi switch hanno tutte le caratteristiche di quelli precedenti ma sono ideali per le infrastrutture enterprise, come ad esempio l’interconnessione di server, il collegamento di stabilimenti. Una delle caratteristiche principali di questi switch è quella di avere le porte fisiche di management, la possibilità di esser configurati con porte a 10gbit ed un ASICs (ovvero il cuore dello switch) performante.
La porta di management è fondamentale per poter acceder dallo switch via SSH e gestire lo switch anche tramite script a riga di comando.
Software Defined
Tra i server e lo storage, il networking rappresenta l’anello fondamentale e lo snodo più importante per gestire le connessioni di front-end (ovvero dei server verso i client aziendali) e di back-end (ovvero dello storage). Questi switch sono il top di gamma è possono essere configurati anche a livello di sistema operativo. I vendor più lungimiranti danno la possibilità di scegliersi il sistema operativo (il cosidetto open networking) e, queste macchine, hanno anche porte che vanno dai 10gbit ai 40/100Gbit. Ovviamente poi queste porte possono esser suddivise con appositi “splitter” (connettori per dividere fisicamente una porta ad esempio da 40 gbit in 4 porte da 10gbit). Hanno ASICs ancora più performanti e aggiornabili e possono sostenere quello che un vendor in particolare chiama cosidetta VLT (ovvero virtual lan trunking) un concetto di aggregazione a livello di switch stesso che permette un livello di sicurezza e suddivisione del traffico molto avanzato.
Questi switch sono adatti a propagare del traffico verso lo storage e puoi anche utilizzarli come switch di core della tua azienda.
Ovviamente tra le quattro tipologie di switch sono i più costosi ma anche quelli personalizzabili a seconda delle esigenze con tanti tipi di sistemi operativi. Mi sento di dire che questi switch sono quelli pronti per le esigenze del futuro, perché oltre a fornire dati di targa molto interessanti sono senza ombra di dubbio quelli che risolvono i problemi degli amministratori di rete e degli it manager.
Wireless e oggetti connessi
Hai idea di quanti dispositivi saranno connessi alle reti aziendali? Non ho parlato del wireless, ma aggiungiamo anche questo tassello al report. Se vuoi preparare la tua rete aziendale alle sfide del futuro, devi senza meno metter mano anche all’infrastruttura WiFi della tua azienda. Faccio solo un piccolo esempio per spiegarti il perché di questa affermazione.
Sei dentro uno stabilimento e stai producendo le tue macchine e i tuoi manufatti, non è possibile che i tecnici e gli utenti che lavorano dentro lo stabilimento non abbiano almeno un dispositivo collegato in wifi (se non è così c’è qualcosa che non torna). Avrai sentito sicuramente parlare di Industria 4.0, questo piano prevede incentivi alle aziende che investono in innovazioni legate ad esempio all’automazione degli stabilimenti, alla robotica, ai sistemi Rfid e all’internet of things (internet delle cose).
Hai idea di quanti dati e di quanto traffico di rete verrà generato da tutto questo?
Le domande giuste da farsi sono:
- Quanti dispositivi prevedo di connettere alla mia rete aziendale?
- Quanti dispositivi negli uffici e nello show room?
- Ho un network aggiornato di gestire e ottimizzare un flusso di dati così elevato?
- Ho una rete wireless pronta per il futuro?
Il numero di dispositivi è fondamentale, tieni presente che ad esempio ogni dipendente avrà con se da 1 a 2 dispositivi più il computer portatile, ora hanno il wifi persino gli smartwatch, quindi è una stima piuttosto conservativa quella di 2 dispositivi a persona. Ovviamente devi fare i conti tenendo il giusto margine di respiro, nel senso che è meglio abbondare piuttosto che stare scarsi.
Anche se più lentamente rispetto al network cablato tradizionale anche il mondo dei dispositivi wireless ha avuto delle evoluzioni. Ora esistono antenne geo-referenziate che disegnano mappe di calore (ovvero capiscono autonomamente quali zone del tuo ufficio piuttosto che stabilimento sono più utilizzate), antenne che comunicano tra loro per regolare i dB di potenza necessaria a coprire l’area, antenne che “ammazzano” letteralmente eventuali access point creati da utenti con il proprio cellulare e antenne che possono esser controllate in cloud. Non sono dispositivi diversi, tutte queste caratteristiche sono proprie delle antenne attualmente in commercio sulla fascia al top dei produttori.
Queste supportano anche una miriade di dispositivi collegati e possono anche bloccare alcuni servizi come i firewall per le reti. In pratica le combinazioni su ciò che è possibile fare sono infinite.
Vorrei concludere questo articolo con un caso di successo di un nostro cliente italiano che ha deciso di sceglierci per rinnovare il networking e la rete wireless dell’azienda. Il problema dal quale siamo partiti era:
“Network vecchio di almeno 10 anni e switch che si fermavano causando stop di lavoro e perdita completa di operatività”
Immagina uno stabilimento aperto h24, viene persa mezza giornata di lavoro… è fermo, un costo. Se poi spieghi alla direzione che è stato per colpa di un vecchio switch magari ti dicono:
“Cosa? E non ha neanche pensato di sostituirlo prima?”.
Cinetica è riuscita a risolvere questo problema con alcune giornate di consulenza e sopralluoghi sul posto per verificare lo stato del network. Dopodiché, sulla parte wireless, sono stati fatti dei rilevamenti per verificare la presenza di interferenze e/o infrastrutture che potessero interferire. Il tutto con qualche giornata, dopo aver relazionato ed esposto le problematiche all’it manager e alla direzione, il cliente ha preso in mano il progetto per rinnovarsi a livello network ed ha firmato l’ordine per nuovi switch campus managed e nuove antenne wireless di ultima generazione.
Il cliente è fiero di avere un partner come Cinetica e ci ha affidato la gestione della rete di tutto lo stabilimento e dei suoi stabilimenti limitrofi.
Ti è piaciuto questo articolo? Presto ne arriveranno altri.
Per ora, ti saluto augurandoti buona giornata,
Luca.