Era questione di tempo e forse siamo anche in ritardo, ma la virtualizzazione di workstation grafiche (per CAD o elaborazioni 3D in genere) è ormai realtà. I principali player al momento sono Citrix/Xen e VMware, ma il primo è arrivato prima (scusate il gioco di parole) ad un prodotto pienamente funzionante, anche se, forse, le cose stanno cambiando… Si, perchè con un notevole sforzo, siamo riusciti a dimostrare che anche VMware può dire la sua in materia, ma andiamo con ordine.
La storia inizia da una richiesta di un nostro cliente (di quelli grossi 😉 ) che ha manifestato la necessità di adottare una soluzione VDI (virtual desktop infrastructure) che permettesse l’accelerazione grafica 3D, questo per ovviare al problema di dover riempire i suoi rack di workstation grafiche dedicate 1 a 1 per i suoi progettisti. A quel punto ci siamo informati sulle possibilità attualmente presenti sul mercato trovando i due nomi sopra citati. Purtroppo però, come spesso accade, qualcuno (una azienda concorrente), è arrivata con una POC prima di noi in cui presentavano Citrix/Xen, lasciando a noi ben poche alternative. Ovviamente non ci siamo scoraggiati e con l’aiuto di Dell abbiamo approfondito il progetto Nvidia GRID e messo in piedi una POC. In cosa consiste? Presto detto:
L’ hardware del test è stato il seguente:
– Un server con a bordo la scheda grafica Nvidia Grid K2 (per la POC è stato usata un Dell R720 con degli alimentatori più potenti per l’alimentazione della scheda grafica)
– un thin client Dell FX100 con chip teradici per il PCoIP (il cliente ne possedeva già per altri progetti).
il Software:
– l’hypervisor utilizzato è stata una beta di VMware vSphere 6 (essenziale per il corretto funzionamento)
– il software di VDI è stato ovviamente VMware View (all’interno del pacchetto Horizon) nella versione 6
– a cornice di questo il driver per vSphere esxi da installare sull’host per consentire l’utilizzo della scheda K2 ed il suo partizionamento
Aggiungo che per non rischiare alcun tipo di collo di bottiglia sullo storage abbiamo deciso di utilizzare due hard disk SSD da 800GB gentilmente prestati da HGST per fare da datastore.
“Ok va bene ma con questa lista della spesa non ci capisco tanto, come funziona tutta sta roba?”
Ho abbozzato un disegno per meglio capire come il tutto abbia funzionato:
Come potete capire ogni utente ha ricevuto un FX100 che altro non faceva che instaurare una connessione PC over IP verso la macchina virtuale dedicata. Le macchine virtuali sono state create assegnando a ciascuna di loro una “fetta” della scheda K2 secondo la profilazione desiderata tra quelle possibili che vi mostro nell’immagine seguente:
In pratica, ad un profilo di livello più alto, corrisponde un quantitativo di RAM maggiore sottratto alla K2. Ne deriva che il numero di macchine virtuali che possono coesistere su una singola scheda nvidia è in funzione proprio delle scelte dei profili (più alto il profilo, più basso il numero di VM e viceversa).
Conclusioni
Non vi mentiremo, non è stata una passeggiata, ci sono voluti alcuni giorni per far funzionare tutto quanto e soprattuto per eseguire un “tuning” ottimale per la migliore performance delle VM. Ma alla fine abbiamo avuto ottimi riscontri da parte dell’ufficio CAD dove i disegnatori ci hanno confermato che la soluzione è, se non altro, di pari performance e stabilità, rispetto a quella Citrix/Xen.
Vedremo come si evolverà questo settore IT durante questo 2015 e chi la spunterà, ma intanto possiamo confermare che VMware è all’ altezza e se qualcuno vuole saperne di più non ha che da scriverci.
Dario Bartolucci – Tech Team Leader – dbartolucci@cinetica.it